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Bes delle Province 2022 - Ravenna

COPERTINA

Il progetto Bes delle Province nasce nel 2013, da un’idea della Provincia di Pesaro-Urbino, con la finalità di disegnare un Sistema Informativo Statistico (SIS) per la misurazione del benessere equo e sostenibile a supporto della programmazione e rendicontazione delle Province e delle Città metropolitane. Gli indicatori del Bes delle Province spaziano in 11 dimensioni, seguendo una concezione multidimensionale del benessere attenta sia ai parametri economici, sia a quelli sociali e ambientali, corredati da misure di diseguaglianza e sostenibilità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di seguito una breve sintesi.

 

 

 

DIMENSIONE 1: SALUTE

Gli indicatori relativi alla speranza di vita alla nascita, superiori per Ravenna agli altri contesti (83,1 in provincia di Ravenna, 82,9 in regione Emilia-Romagna, 82,4 a livello nazionale), in base alle stime 2021, mostrano valori provinciali allineati all’anno precedente e in leggerissima ripresa a livello regionale e nazionale. Gli uomini, a livello provinciale, che nel 2019 avevano raggiunto il valore di 81,8 anni di speranza di vita alla nascita, perdono 0,7 anni, attestandosi a 81,1 (valore più alto del regionale e nazionale), le donne, che registravano un valore di 86 anni nel 2019, ne perdono 0,9, segnando un valore di 85,1 (allineato al regionale e leggermente migliore rispetto a quello nazionale).

DIMENSIONE 2: ISTRUZIONE E FORMAZIONE

La provincia di Ravenna si presenta con un profilo di benessere in ambito istruzione e formazione a livello intermedio rispetto agli altri ambiti territoriali. In aumento rispetto all’anno 2020/2021 i punteggi medi ottenuti nelle prove di competenza alfabetica e numerica funzionale degli studenti delle classi quinte della scuola secondaria di secondo grado, seppur non raggiungendo i risultati conseguiti nel periodo prepandemico. Il primo, pari a 192,7, risulta inferiore alla media regionale (-0,3%.) e superiore a quella nazionale (+3,9%.), migliore agli altri contesti quello relativo alla numerica (pari a 205,1, +1,6%.; +7,4%). In aumento il ricorso alla formazione continua nel corso del 2021 in tutti i contesti territoriali. Nel 2020, infatti, la possibilità di partecipare ad attività di apprendimento era stata bruscamente interrotta e parzialmente riconvertita in altre forme. Ravenna raggiunge una percentuale pari al 9,00%, ancora inferiore però agli altri ambiti territoriale (-3,3 p.p.; -0,9 p.p.).

 

DIMENSIONE 3: LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA

Nel 2021, con l’allentamento delle misure sociali restrittive ed il proseguimento della campagna vaccinale, nonostante le ondate della pandemia, si assiste ad un aumento dell’occupazione, una riduzione delle persone in cerca di occupazione ed un calo degli inattivi, con un parziale rientro nel mercato del lavoro. Seppure il tasso di occupazione (20-64-anni) non sia tornato a livelli pre-pandemia (2019), il valore registrato a livello provinciale rimane superiore di quasi 1 punto percentuale al regionale e di quasi 12 punti rispetto al nazionale. Il gap di genere a livello provinciale si riduce progressivamente dal 2019 attestandosi a -14,2, con un valore più basso rispetto agli altri ambiti. Anche il tasso di occupazione giovanile (15-29anni), in ripresa rispetto al 2020 (+3 p.p.), sebbene non recuperi il livello 2019, si attesta a 39,4, con un valore maggiore agli altri contesti. Il tasso di disoccupazione (15-74anni), pari a 6,2, intermedio tra il regionale ed il nazionale si riduce rispetto al 2020, seppur non raggiungendo il livello 2019 (pari a 4,6). Stesse considerazioni per il tasso di disoccupazione giovanile. Con un valore più basso rispetto al regionale (-1,1 p.p.) e nazionale (-8,4 p.p.) risulta in diminuzione anche il tasso di inattività (15-74 anni), attestandosi a 35,7 (valore minore del 2019, pari a 35,9). Stesse considerazioni per quello giovanile. Con un valore intermedio tra il regionale (+0,3 p.p.) ed il nazionale (-4,5 p.p.), resta alto il gap dell’indicatore “Differenza di genere nel tasso di inattività”, risentendo del fatto che sulle donne ricade la maggior responsabilità di cura. Il tasso di infortuni mortali ed inabilità permanente relativo all’anno 2020 sul totale degli occupati (al netto delle forze armate) per 10.000 occupati conferma un valore intermedio tra il regionale (-0,4 p.p.) e il nazionale (+1,2 p.p.).

DIMENSIONE 4: BENESSERE ECONOMICO

Le misure restrittive legate all’emergenza sanitaria incidono sulla quota di persone che lavora a pieno potenziale e sui relativi redditi da lavoro. Risulta infatti in calo in tutti i contesti la retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti (in euro). In provincia, data la maggiore stagionalità che caratterizza il mondo del lavoro ravennate, l’indicatore rimane più basso rispetto agli altri ambiti territoriali (-8,9% rispetto al regionale; -0,1% al nazionale). La differenza di genere nelle retribuzioni medie annue dei lavori dipendenti risulta ancora alta e superiore agli altri ambiti territoriali. Il reddito medio per contribuente si attesta invece ad un valore intermedio tra il regionale (-6%) e il nazionale (+2,7%). Positivi gli indicatori riferiti alle pensioni: in aumento nell’anno 2021 l’indicatore relativo all’importo medio annuo (+2,7% a livello provinciale, + 3,3% a livello regionale, + 3,0% a livello nazionale) ed in calo la quota delle pensioni di basso importo.

DIMENSIONE 5: RELAZIONI SOCIALI
In ambito scolastico, l’area ravennate presenta particolare attenzione ed accoglienza rispetto alle necessità delle persone con disabilità. Guardando all’offerta integrata di servizi, in termini di strumenti e persone, che le scuole statali e non statali e gli enti locali mettono in campo al fine di rispondere ai bisogni della popolazione scolastica con disabilità, emerge in primo luogo l’importanza dell’utilizzo dell’informatica nella didattica speciale. Nell’anno scolastico 2020/2021, le scuole secondarie di II grado nella provincia di Ravenna che hanno postazioni adattate per alunni con disabilità sono l’86,7%, registrando una percentuale maggiore rispetto agli altri contesti (85,4% a livello regionale, 78,4% a livello nazionale).

DIMENSIONE 6: POLITICA E ISTITUZIONI
La questione dell’equità di genere in ambito politico è fondamentale per il concetto di benessere. Misurarla in termini di “rappresentanza” può essere una proxy della condizione e del ruolo della donna nella società. La quota di donne sul totale degli amministratori di origine elettiva nel Comune di Ravenna, conferma, con un valore che raggiunge la Gender Balance Zone (percentuale di donne elette tra il 40% e il 60%), un valore (41,8%), superiore agli altri contesti.

DIMENSIONE 7: SICUREZZA

Rimangono invece non del tutto confortanti gli indici in tema di “Sicurezza”, sebbene i tassi provinciali mostrano una generale tendenza al miglioramento. Sotto controllo a livello provinciale il fenomeno legato alle truffe informatiche, per cui l'indicatore presenta valori inferiori agli altri ambiti territoriali.

DIMENSIONE 8: PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE
Viene confermata, con un valore inferiore agli altri contesti, nell’anno 2020, la densità di verde storico e parchi urbani di notevole interesse pubblico nel Capoluogo di Provincia (rappresentante una particolare categoria vincolata ai sensi del Codice dei beni culturali e del Paesaggio, pari al solo 0,1% di tutto il verde presente nel Capoluogo). Stesso dato dell’anno precedente (66,7%), con un valore intermedio tra il regionale (-8,3 p.p.) ed il nazionale (+10,1 p.p.), anche per la percentuale relativa ai comuni della Provincia di Ravenna in cui sono presenti aree di particolare interesse naturalistico, aree protette, marine e terrestri che rappresentano la misura principale per la conservazione della biodiversità (presenza siti della RETE NATURA 2000).Il paesaggio ed il patrimonio storico ed artistico sono beni comuni fondativi dell’identità italiana tutelati dalla Costituzione e dalla Convenzione Europea del Paesaggio. L’inserimento all’9 della Costituzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, che si affianca alla tutela del Paesaggio e del Patrimonio Culturale, rappresenta un importante passo per lo sviluppo sostenibile. Grazie ai suoi otto monumenti iscritti nella World Heritage List (Lista del Patrimonio Mondiale) e gli splendidi edifici paleocristiani, viene riproposta a Ravenna una dotazione del patrimonio culturale provinciale (2021) più alta degli altri ambiti: 123,6 sono i beni del patrimonio culturale per 100Kmq a Ravenna, contro un valore nazionale pari a 72,9 per 100Kmq. Anche la densità e rilevanza del patrimonio museale (anche a cielo aperto) nel 2020, in aumento rispetto all’anno precedente, e il numero di biblioteche per 100.000 abitanti (2021) risultano maggiori degli altri contesti. Le aziende agrituristiche (per 100kmq), che formano un comparto importante dell’economia agricola, grazie alla linea d’investimento del Pnrr dedicata alla tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale volta a finanziare il recupero e la riqualificazione eco-compatibile di fabbricati rurali degradati o abbandonati, crescono in tutti i contesti territoriali, registrando a Ravenna un valore intermedio tra il regionale (+1,8 p.p.) ed il nazionale (-0,9 p.p.).

DIMENSIONE 9: AMBIENTE

La disponibilità di verde urbano nel 2020 a Ravenna è di 48,8 mq. per abitante, in aumento rispetto all’anno precedente (+7%), ampiamente superiore allo standard minimo di 9 mq. per abitante e superiore agli altri contesti territoriali. Il 54,7% di energia lorda consumata in provincia di Ravenna è prodotta da fonti rinnovabili, con una percentuale più alta rispetto agli altri contesti territoriali. Il numero di impianti fotovoltaici istallati per Kmq, grazie agli incentivi stanziati per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all'efficienza energetica, risulta in crescita in tutte le realtà, confermando un dato migliore per il territorio ravennate rispetto agli altri ambiti (+46,8% del valore regionale e più del doppio del nazionale).

DIMENSIONE 10: INNOVAZIONE, RICERCA E CREATIVITA'
Non del tutto confortanti gli indicatori in tema di “Ricerca ed innovazione”. La percentuale di imprese con attività principale nei settori manifatturieri ad alta tecnologia e nei servizi ad alta intensità di conoscenza sul totale delle imprese (escluse Pa) è aumentata in tutti i contesti territoriali, seppur riportando a Ravenna una percentuale più bassa. A livello provinciale il bilancio di migrazioni dei giovani italiani (25-39anni) con un titolo universitario presenta un segno positivo, ma con un valore inferiore al regionale. Anche la percentuale di imprese culturali e creative sul totale delle imprese e la relativa percentuale dei lavoratori è inferiore agli altri contesti.

DIMENSIONE 11: QUALITA' DEI SERVIZI
Nel 2019 il 100% dei comuni ravennati offre servizi per l’infanzia, contro l’89% in regione ed il solo 60,1% a livello nazionale. L’incidenza dei bambini che usufruiscono dei servizi per l’infanzia (29,5%) è superiore agli altri contesti (+1,1 p.p., +15,8 p.p.). Rimane particolarmente basso il tasso relativo all’emigrazione ospedaliera in altra regione per i ricoveri ordinari acuti sul totale delle persone ospedalizzate residenti (2,4% rispetto al 4,8% regionale e 7,3% nazionale). In tutti i contesti, nel 2020 si riporta una flessione, legata alla situazione pandemica che, da un lato ha imposto restrizioni che hanno impedito gli spostamenti fuori dalla propria regione/comune e dall’altro ha determinato una forte riduzione complessiva dei ricoveri. Cresce in tutti i contesti territoriali la percentuale di raccolta differenziata di rifiuti urbani, sebbene a Ravenna si mantenga più bassa alle altre realtà di confronto (-12,2 p.p. rispetto al valore regionale, -3,0 p.p al nazionale). Ancora in calo l’indicatore di sovraffollamento degli istituto di pena, seppure superiore agli altri contesti (+14,8 p.p. del regionale; +17,1 p.p. del nazionale).

 

 

PERIODO DI RIFERIMENTO: ANNO 2022

DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 DICEMBRE 2022