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Anno 2013
Al 31 dicembre 2013 risiedevano in provincia di Ravenna 393.184 persone di cui l'11.93% straniere.
I dati derivano dalla rilevazione sulla popolazione anagrafica e tengono conto delle iscrizioni alla data della presentazione delle dichiarazioni anagrafiche in base al D.P.R. 30.07.2012 n° 154, G.U. 10.09.2012. Il dato del totale della popolazione per sesso ed età è frutto dell'elaborazione di microdati anagrafici comunali e può differire dal totale di popolazione diffuso da Istat, per la diversa considerazione della data di definizione della pratica migratoria oppure per il non completamento della revisione anagrafica successiva al censimento del 2011.
A seguito del censimento della popolazione residente, i comuni hanno svolto le operazioni di revisione delle anagrafi, per cui sono state cancellate per irreperibilità al censimento 413 persone nel 2012 e 2.977 nel 2013. Pertanto, oltre al saldo naturale negativo (pari a 1.184 unità), le operazioni di revisione anagrafica hanno inciso sulla diminuzione della popolazione residente, che registra un decremento rispetto all'anno 2012 pari a -0,48%. La crescita demografica della popolazione residente per effetto dei reali movimenti demografici (migratorio e naturale) ammonta invece a 1.251 persone, pari ad un aumento dello 0,32% rispetto all'anno 2012. Allargando l'orizzonte temporale, le nascite sono in continua diminuzione dal 2007.
Il saldo migratorio dopo una decrescita iniziata nell'anno 2008, riprende a crescere nell'anno 2013 (+2435 unità), grazie all'aumento della componente interna, mentre il saldo migratorio estero, seppur positivo, riduce il proprio tasso di crescita del 66% rispetto all'anno 2008. Ciò è conseguente ad una diminuzione del 54% delle iscrizioni straniere in anagrafe (pari a -3.108 persone rispetto all'anno 2008) e ad un lento ma progressivo aumento delle cancellazioni per l'estero. La popolazione straniera sul territorio (considerando anche le operazioni relative alla revisione demografica) si attesta a 46.917 persone contro le 48.059 del 2012.
I movimenti hanno ripercussioni sociali anche sulla struttura della popolazione; diminuisce la classe 0-14 anni, a causa del sensibile ridimensionamento della popolazione giovanile straniera la quale perde dal 2012 al 2013 una quota pari al 5,57%, mentre aumenta l'invecchiamento della popolazione, con l'indice di vecchiaia che passa da 184,8 a 187,5.
Le comunità straniere più presenti sul territorio restano la rumena, l'albanese e la marocchina (anche se quest'ultima subisce un forte ridimensionamento registrando una diminuzione di 288 persone). Altra forte riduzione viene registrata dalla comunità tunisina con 256 residenti in meno.