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Bes della Provincia 2015 - Ravenna
La provincia di Ravenna nell'indagine BES 2015
1. SALUTE
Ravenna mostra una condizione particolarmente positiva nel confronto nazionale e internazionale sulla speranza di vita alla nascita, che si attesta a 81,2 anni per gli uomini e 85,2 per le donne (in leggera riduzione rispetto all'anno precedente). Anche i tassi di mortalità mostrano un andamento in diminuzione e valori inferiori alle medie nazionali e regionali. La mortalità per suicidio e autolesione intenzionale, che coinvolge un cittadino ogni 10.000 abitanti, e quella per incidenti di trasporto, con un tasso di 2,1 ogni 10.000 abitanti di età compresa tra 15-34 anni, presentano invece valori critici e in crescita.
2. ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Gli indicatori presentano un quadro positivo rispetto alle competenze di base, grazie ai positivi risultati raggiunti nel contrasto alla dispersione scolastica (9,3% , al di sotto del limite europeo fissato al 10% per il 2020), ad una quota di persone in età lavorativa con la sola licenza media (31,3%) al di sotto delle medie regionali e nazionali e livelli di competenza alfabetica e numerica degli studenti quindicenni superiori ai valori nazionali. Si mantiene invece inferiore alle medie il tasso di partecipazione all'istruzione secondaria tra i ragazzi di 14-18 anni, e continua a scendere la partecipazione all'università e alle facoltà tecnico scientifiche dei giovani compresi tra 19-25 anni. Le persone in età lavorativa che risultano in formazione permanente, si attestano al 7,2%,
un valore ancora molto al di sotto dell'obiettivo fissato al 12,5% per il 2010 dalla strategia di Lisbona.
3. LAVORO E CONCILIAZIONE TEMPI DI VITA
Gli indicatori sul lavoro posizionano ancora positivamente il territorio ravennate rispetto ai dati nazionali, sia sui tassi di occupazione, disoccupazione e di mancata partecipazione al lavoro, che nelle differenze di genere, meno marcate grazie ad una elevata partecipazione delle donne al lavoro. Non vanno però trascurati i segnali che emergono dal perdurare della crisi che sta erodendo questi valori positivi; si registra infatti un lieve peggioramento dei tassi di mancata partecipazione al lavoro, aumenta il differenziale di genere e il tasso di disoccupazione giovanile. La media delle giornate retribuite nell'anno si mantiene inferiore alle media scontando la quota di stagionalità che caratterizza l'occupazione nei settori turistici e agroalimentare. Ancora elevato, e in crescita, il tasso di rischiosità per infortuni sul lavoro.
4. BENESSERE ECONOMICO
La situazione economica delle famiglie ravennati appare più positiva rispetto alla media nazionale e leggermente inferiore a quella regionale, con una consistenza media del patrimonio familiare pari a 433mila euro, un reddito medio lordo per famiglia di circa 42mila euro, su cui incide positivamente anche la componente anziana, con pensioni medie pari a 17.313 euro e il 6,9% di pensioni inferiori ai 500 euro, contro l'11,3% nazionale. D'altro canto, le retribuzioni dei lavoratori dipendenti si mantengono inferiori alle medie, e crescono i differenziali di genere (8.930 euro) e generazionali (8.442 euro). In aumento anche i provvedimenti di sfratto e i tassi di ingresso in sofferenza bancaria dei prestiti alle famiglie.
5. RELAZIONI SOCIALI
Gli indicatori mostrano buoni risultati nell'impegno per l'eliminazione delle barriere e l'integrazione degli alunni disabili. In crescita le acquisizioni di cittadinanza italiana da parte dei cittadini stranieri ed elevata la diffuzione delle cooperative sociali e delle istituzioni non profit.Il 14,5% dei cittadini di età superiore ai 14 anni è coinvolto in attività di volontariato, in particolare nei settori ricreativo-culturale e politico-sindacale.
6.POLITICA E ISTITUZIONI
I recenti segnali di disaffezione al voto, in particolare nelle ultime elezioni regionali, stanno erodendo i primati che la provincia storicamente vanta sul fronte della partecipazione dei cittadini alla vita politica e amministrativa.
Cresce la quota di donne e giovani amministratori e migliora la capacità di riscossione nei comuni.
7. SICUREZZA
I reati diffusi, e in particolare quelli contro la proprietà finalizzati a trarre un vantaggio economico, registrano una crescita costante nella nostra provincia, con indici in rapporto agli abitanti superiori alle medie regionali e nazionali.
Malgrado gli importanti risultati conseguiti nella riduzione delle vittime della strada, scese da 116 a 41 nel periodo 2001-2013, la percentuale di morti in rapporto al numero di incidenti stradali resta ancora elevata.
8. PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE
Pur con una limitata densità di verde storico, la provincia vanta una ricchezza di siti archeologici e culturali molto elevata, che attraggono un numero consistente di visitatori. L'ultimo censimento rileva inoltre un indice di conservazione degli edifici e del tessuto storico urbano superiore alla media nazionale.
9. AMBIENTE
A fianco di indicatori positivi come la disponibilità di verde urbano (36,8mq per abitante) e il costante incremento di energia prodotta da fonti rinnovabili (47% del totale dei consumi), permane la criticità del superamento dei limiti di concentrazione del PM10 in un numero di giornate superiori alla media italiana e lontano dagli obiettivi europei. In aumento la quantità di rifiuti urbani conferiti in discarica, anche provenienti da province limitrofe. Il consumo di elettricità per uso domestico si attesta a 1.262,6 kwh per abitante, superiore alla media regionale e nazionale.
10. RICERCA E INNOVAZIONE
Pur riscontrando un aumento delle domande di brevetto presentate all'EPO, la struttura dell'economia locale mostra una limitata propensione all'innovazione sopratutto nel campo delle biotecnologie, High-tech e ICT, un numero ridotto di imprese operanti in settori ad alta intensità di conscenza. Il flusso di nuovi laureati in discipline tecnico scientifiche è il linea con i dati nazionali e regionali, ancora lontani dalla media UE.
11.QUALITA' DEI SERVIZI
Gran parte degli indicatori sulla qualità dei servizi mostrano il buon posizionamento della provincia, che su molti ambiti, servizi per l'infanzia, tassi di emigrazione ospedaliera fuori regione, interruzione del servizio elettrico senza preavviso, supera le medie regionali e nazionali. In crescita la raccolta differenziata di rifiuti urbani, che raggiunge il 52,4%. Peggiorano gli indicatori sul trasporto pubblico locale nel capoluogo, sia per la densità delle linee che nei posti per km. In miglioramento, anche se ancora critico, l'indice di sovraffollamento degli istituti di pena