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Progetto Ravenna Green Port

17-02-2012

Presentato in Regione un nuovo progetto di green economy

Provincia di Ravenna e Autorità Portuale hanno proposto ufficialmente agli Assessorati competenti della Regione Emilia-Romagna un progetto di grande rilievo nell’ambito dello sviluppo sostenibile e dell’utilizzo dell’energia da fonti rinnovabili.
L’obiettivo di sfruttare le energie verdi nello scalo ravennate potrebbe costituire un importante progetto speciale, all'interno del piano energetico regionale, e potrebbe essere finanziato con i Fondi Strutturali dell'Unione Europea nell’ ambito della strategia del 20/20/20.

Il nuovo progetto, parte integrante di una strategia pluriennale, già in atto da anni, per una crescita sostenibile del nostro Porto, ha quattro capisaldi:

  • Il graduale utilizzo delle potenzialità eoliche, in particolare lungo i moli foranei che si sviluppano a mare per 4 km a protezione del porto. Primi schemi progettuali fanno ritenere realistico una graduale installazione di alcuni impianti mini-eolici sulla base delle positive sperimentazioni sinora avviate
  • Lo sviluppo degli impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati presenti lungo l'asta portuale. In particolare, l'Autorità Portuale ha pronto un progetto del costo di circa 200.000 euro per l'installazione di un impianto fotovoltaico integrato sul tetto della propria sede istituzionale. Per incentivare la diffusione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici di proprietà di operatori privati delle attività industriali e portuale si propone di promuovere l’utilizzo del nuovo fondo di rotazione che la Regione Emilia-Romagna sta mettendo a punto con il sostegno di finanziamenti europei, e che opererà a favore di tutte le imprese che investono in energie rinnovabili e in efficienza energetica.
  • La sperimentazione nel porto dell'installazione di colonnine per la ricarica elettrica dei veicoli pubblici e privati collegati a pensiline fotovoltaiche, a partire da quello già previsto dall'Autorità Portuale.
  • La verifica con gli Enti competenti della fattibilità di realizzare una smart grit, o rete energetica intelligente, che combini in modo ottimale la produzione energetica da fonti tradizionali e da fonti rinnovabili, mettendola a disposizione del porto di Ravenna, anche con l'idea di sostituire con la rete elettrica almeno una parte dei consumi energetici delle navi in sosta, oggi soddisfatti dai motori stessi delle navi. Gli effetti potenzialmente potrebbero essere molto positivi in termini di efficienza energetica, riduzione delle emissioni inquinanti, contenimento della CO2.

 

Gianni Bessi - Vicepresidente della Provincia di Ravenna

“Riteniamo - afferma il vicepresidente della Provincia Gianni Bessi - che l’attivazione di risorse pubbliche, a nostro avviso concretamente individuabili, potrebbe avere effetti moltiplicatori significativi e tempistiche di realizzazione rapide anche per il positivo ruolo dell'Autorità Portuale, tali da contribuire, in questa difficile congiuntura economica, a sostenere le strategie di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile della Regione Emilia-Romagna.”

L'idea di fare del Porto di Ravenna, con interventi graduali ma concreti, un moderno Green Port, condivisa da tutte le istituzioni ravennati (Autorità Portuale, Provincia, Comune e CCIAA), nasce dalla necessità di assicurare la sostenibilità ambientale dello sviluppo e di promuovere a ogni livello la green economy, ma nasce anche da esigenze più specifiche.

Il porto-canale, lungo 11 chilometri, parte dal centro di Ravenna, si snoda in adiacenza di aree ambientali di interesse naturalistico inserite nel Parco del Delta del Po, e sbocca infine a mare tra i due lidi turistico-balneari importanti di Marina di Ravenna e Porto Corsini. E' quindi importante che il porto della Regione Emilia-Romagna, continui a crescere e a svilupparsi, con la necessaria attenzione alla salvaguardia ambientale e alla compatibilità con le aree urbane, turistiche e naturalistiche limitrofe.

Il tema dei green port è ormai considerato dall’Unione Europea come uno dei parametri per valutare le possibilità di crescita di un porto europeo. Lo stesso inserimento del Porto di Ravenna nel corridoio Adriatico-Baltico è stato motivato anche rispetto alle potenzialità del porto di Ravenna di impiegare utilmente le energie rinnovabili.

“Da tali considerazioni - sottolinea il presidente dell’Autorità portuale, Giuseppe Parrello - nasce l’attenzione, da parte di tutte le istituzioni, affinchè, nello sviluppo del nostro scalo, si dedichi molta attenzione al tema degli investimenti per rendere il porto sempre più green. Per questo l’ Autorità Portuale in questi anni si è resa protagonista di progetti importanti come quello del risanamento della Pialassa Piombone, del terminal Crociere e dello sviluppo dei collegamenti ferroviari con il porto, sostiene la trasformazione della Darsena di Città, la riqualificazione dell’ area della Cittadella della Nautica e dell’Innovazione e ha partecipato con convinzione alle prime sperimentazioni sull’uso delle energie rinnovabili. Se questi impegni, che vedono unite tutte le istituzioni locali, avranno il pieno sostegno della Regione e del nuovo Governo si produrranno a Ravenna risultati positivi per la qualità dello sviluppo e per l’ ambiente.”