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Stagione venatoria 2009-10

18-09-2009

Domenica 20 settembre apertura generale

Dope le giornate 5 giornate di pre-apertura, prende avvio, anche la caccia in forma vagante con l’uso dei cani sull’intero territorio provinciale. Attività che terminerà la prima domenica di dicembre.

Fino a domenica 4 ottobre si caccia in giornate fisse, giovedì e domenica, la mattina da un’ora prima del sorgere del sole fino alle ore 13 da appostamento e/o vagante alla selvaggina stanziale e migratoria.
Negli ATC RA1 e ATC RA2, esclusivamente alla fauna migratoria da appostamento è consentita la caccia fino al tramonto. In queste giornate nell’ora prima del sorgere del sole, la caccia è consentita esclusivamente alla fauna migratoria da appostamento fisso o temporaneo.

Successivamente, dal lunedì 5 ottobre si possono scegliere tre giornate settimanali, con esclusione di martedì e venerdì di ogni settimana.
L’attività venatoria alla fauna selvatica stanziale terminerà la prima domenica di dicembre.

Da giovedì 1 ottobre al 30 novembre, possono essere usufruite ulteriori due giornate alla sola migratoria da appostamento fisso o temporaneo. Dalla seconda domenica di ottobre, prende avvio anche l’attività venatoria all’interno delle pinete costiere. Il primo giorno le portelle di accesso verranno aperte alle ore 5.

Dal 1 novembre 2009 al 31 gennaio 2010, è permesso l’abbattimento della moretta (Aythya fuligula), a esclusione delle Zone a Protezione Speciale (ZPS) dove è sempre vietata.

Possono essere abbattuti, ogni giorno di caccia, non più di due capi fra le seguenti specie: coniglio selvatico, lepre, fagiano, pernice rossa starna e non più di un capo di lepre, pernice rossa e starna. Possono essere abbattuti non più di 5 capi a stagione di starna e pernice rossa e 10 di lepre. Delle altre specie consentite dal calendario regionale e provinciale, non possono essere abbattuti per giornata più di 25 capi, di cui non più di dieci anatidi, dieci folaghe, dieci colombacci, e tre beccacce.
Non possono essere abbattuti complessivamente più di dieci capi per giornata di beccaccino, gallinella d’acqua, frullino, pavoncella e porciglione. E’ permesso l’abbattimento massimo giornaliero di tre capi e di quindici capi per stagione di beccaccia.

 

Assume particolare importanza l’esercizio dell’attività venatoria all’interno delle ZPS, le aree previste dalla Direttiva CEE n. 79/409 “Uccelli” concernente la conservazione degli uccelli selvatici, designate dagli stati membri e approvate dall’Unione Europea, che ospitano popolazioni significative di specie ornitiche di interesse comunitario.

In queste aree, il Ministero per l’ambiente, provvede a individuare le misure minime di protezione che interessano la gestione agronomica, forestale e fluviale, la tutela di elementi fondamentali del paesaggio come la costruzione di linee elettriche o pale eoliche, la gestione e controllo dei livelli idrici nelle zone umide, la gestione dei ricambi idrici nelle valli o lagune in collegamento con acque salse o salmastre, le opere di miglioramento ambientale a ripristino di zone umide mediante riallagamento di stagni e maceri bonificati, la regolamentazione dell’attività venatoria atte a promuovere la conservazione delle specie ornitiche selvatiche bisognose di protezione e degli ambienti in cui queste vivono. In queste aree, appartenenti al sistema RETE NATURA 2000, l’attività venatoria è permessa mediante apposita regolamentazione regionale.

Nello specifico, l’attività venatoria nel mese di gennaio, a eccezione degli ungulati, è consentita esclusivamente in due giornate fisse a settimana, giovedì e domenica, sia essa svolta in forma vagante che da appostamento.

Nelle ZPS di acque lentiche (valli e chiari) è vietato l’uso delle cartucce con pallini di piombo. Nelle medesime zone umide, classificate quali “ZPS di acque lentiche e zone costiere” è vietato l’abbattimento, in data antecedente al 1° ottobre di esemplari appartenenti alle specie codone (Anas acuta), marzaiola (Anas querquedula), mestolone (Anas clypeata), alzavola (Anas penelope), moriglione (Aythya ferina), folaga (Fulica atra), gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), porciglione (Rallus aquaticus), beccaccino (Gallinago gallinago), beccaccia (Scolopax rusticola), frullino (Lymnocryptes minimus), pavoncella (Vanellus vanellus).

Le zone ricomprese come ZPS sono state tabellate con tabelle recanti la dicitura “RETE NATURA 2000”.