Crisi idrica in Romagna

Il 21 novembre 2011 l’Agenzia Regionale di Protezione Civile ha emesso l’allerta di p.c. n° 072/2011 “Attivazione fase di preallarme per eventi di criticità idraulica e crisi idrica per le Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini."

Inoltre, a seguire, è stato emesso il Decreto del Presidente della Regione Emilia-Romagna, n° 214 del 22 novembre 2011, “Dichiarazione dello stato di crisi regionale ai fini idropotabili fino al 31 maggio 2012 nel territorio delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini”, con cui si stabilisce che i Sindaci dei Comuni ricadenti negli ambiti territoriali delle province coinvolte dall’emergenza adottino ordinanze contenenti misure minime atte ad evitare sprechi nonché ad assicurare il necessario risparmio ed un uso razionale dell’acqua potabile.

Già dalla metà di settembre 2011, in seguito alle riunioni del Tavolo di coordinamento regionale per la crisi idrica, composto dal Direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, dai rappresentanti della Direzione Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa e delle competenti strutture organizzative della Regione Emilia-Romagna, di Arpa, delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini e di altri soggetti ed organismi pubblici e privati operanti nel territorio regionale in settori interessati dal contesto di cui trattasi, è stato attuato un piano di azioni ed interventi concordati per il graduale risparmio delle risorse idropotabili .

Pertanto, in attesa delle singole ordinanze comunali, tutta la cittadinanza è invitata a mettere in atto comportamenti virtuosi atti a risparmiare per quanto possibile i consumi idropotabili, come per esempio:

• limitare il prelievo e consumo dell'acqua agli stretti bisogni igienico-sanitari e domestici
• evitare il lavaggio domestico dei veicoli a motore
• evitare l'irrigazione delle aree cortilizie e piazzali

La notizia sul sito della Protezione Civile - Emilia Romagna