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ADEMPIMENTI RELATIVI AGLI SCARICHI DI ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO E ACQUE DI PRIMA PIOGGIA
Con la emanazione delle linee guida per la gestione delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di prima pioggia ( DGR n. 1860/06 ) la Regione Emilia-Romagna ha dato piena e definitiva attuazione alla direttiva emanata sulla stessa materia circa 2 anni fa ( DGR n. 286/05 ).
Sono soggetti a questa normativa gli stabilimenti o insediamenti con destinazione commerciale o di produzione di beni le cui aree esterne siano adibite all'accumulo / deposito / stoccaggio di materie prime, di prodotti o scarti/rifiuti, allo svolgimento di fasi di lavorazione ovvero ad altri usi per le quali vi sia la possibilità di dilavamento dalle superfici impermeabili scoperte di sostanze pericolose o sostanze che possono pregiudicare il conseguimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici.
Queste fattispecie, se dotate di superfici esterne impermeabili scoperte (strade, cortili, piazzali, aree di carico e scarico, e ogni altra superficie scoperta), devono effettuare una valutazione delle attività che vengono svolte sulle suddette superfici, al fine di verificare l'assoggettabilità dell'insediamento alle recenti disposizioni regionali (DGR 286/05 e DGR 1860/06).
Le acque meteoriche che dilavano superfici scoperte (e anche le acque di lavaggio delle aree esterne) possono infatti trasportare con sé i "residui" delle attività svolte e pregiudicare la qualità degli scarichi che recapitano nelle acque dei fiumi/canali/scoli ovvero nelle pubbliche fognature bianche.
Nel caso che si valuti che il dilavamento anche solo di alcune delle aree esterne possa costituire fattore di inquinamento, va presentata domanda di autorizzazione alla Provincia di Ravenna (se il recapito è un fiume/canale/scolo/fosso o il suolo) ovvero al Comune (se il recapito è la fognatura pubblica oppure se le acque di dilavamento scaricano con unica condotta insieme alle domestiche) con l'indicazione dei tempi e modi in cui si intende adeguarsi alle disposizioni regionali.
Per le attività esistenti tale domanda deve essere presentata entro il 31 dicembre 2007, ovvero alla scadenza dell'autorizzazione già rilasciata per le acque domestiche o per quelle di processo dell'insediamento nel caso che la scadenza di tale autorizzazione sia precedente al 31 dicembre 2007.
Esempi di attività soggette a questi adempimenti sono: stazioni di distribuzione carburanti, autodemolitori, rottamai, depositi di materiali inerti (sabbia-ghiaia-argilla) e di altri materiali sfusi all'aperto (zolfo, carbone,...), attività metalmeccaniche e siderurgiche e inoltre industrie petrolifere, industrie chimiche, depositi/centri raccolta/stoccaggio/trasformazione rifiuti.