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Ristutturazione Sala Nullo Baldini - Palazzo della Provincia

24-09-2010

Inaugurazione Sabato 2 ottobre 2010 - ore 10.30

Con il termine dei lavori di riqualificazione della sala “Nullo Baldini” e dei locali adiacenti (hall di ingresso, guardaroba, gruppo servizi e saletta riunioni) viene finalmente restituita alla città di Ravenna, e a tutta la comunità provinciale, un luogo teatro di tanta storia politica e civile recente.

I lavori di ristrutturazione hanno riguardato il ripristino dei locali, il restauro dei soffitti decorati ed un complessivo programma di allestimento per dotare la sala di tutte le opere, impiantistiche e di arredo, indispensabili per creare un funzionale spazio per convegni, conferenze, dibattiti ed esposizioni.

 

All'inaugurazione interverranno:

  • Francesco Giangrandi, Presidente della Provincia di Ravenna
  • Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia- Romagna
  • Luigi Ciriaco De Mita, europarlamentare

 

Invito pubblico (1,23 MB - PDF)

 

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LA SALA NULLO BALDINI - La sala nasce come salone da pranzo dell'Hotel Byron, al piano terra dell'ala su via Guaccimanni (ampliamento di Palazzo Rasponi), fatta costruire da Geremia Zoli nel 1899.
Dal 1918 al 1922 il Palazzo fu sede della Federazione delle Cooperative e, dopo l'incendio causato da squadre fasciste nel '22 e la costruzione del nuovo palazzo, diretta dall'architetto piacentino Giulio Ulisse Arata fra il 1925 e il 1928, diventerà sede della Provincia di Ravenna.
Nel1961, precisamente il 31 gennaio, la Provincia dispone la "trasformazione del salone posto al n.10 di via Guaccimanni in sala per convegni e pubbliche conferenze", stanziando la cifra di £ 1.750.000 ed ipotizzando in futuro "la trasformazione del locale in sala del Consiglio".
Un documento della "Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo" datato 7 febbraio 1961 autorizza l'Amministrazione Provinciale ad adibire la sala a "pubblici convegni e conferenze con eventuali proiezioni cinematografiche con macchina a formato ridotto" per complessivi 168 posti.
Da quel momento la sala diviene un punto di riferimento per tutta la comunità ravennate, ospitando tantissime manifestazioni di carattere isituzionale, politico, ecomonico e sociale.
Successivamente negli anni '80 lo spazio fu destinato ad archivio provinciale.