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Un segmento del mercato del lavoro in provincia di Ravenna: le assunzioni - Primo semestre 2013.

31-01-2014

Pubblicato il Rapporto Periodico sul Mercato del Lavoro per il 1° semestre 2013 a cura del Settore Formazione, Lavoro e Istruzione della Provincia di Ravenna.

Nel territorio provinciale nel primo semestre 2013 sono state registrate 60.484 assunzioni (da tener presente che ogni persona può essere assunta più volte nel corso di un anno), in calo del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente dove le assunzioni erano state 64.753.

 

Oltre il 40% delle assunzioni interessa lavoratori con età superiore a 40 anni.
In particolare per questa fascia d'età si tratta per il 71,3% di assunzioni con contratto di lavoro a tempo determinato in aumento rispetto al semestre 2012 (65,8%), per il 7,7% di assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato (in aumento rispetto allo stesso semestre del 2012), per il 6,6% contro il 17,2% del 2012 di contratti intermittenti e per il 14,4 delle restanti forme.
Le mansioni ricoperte sono per quasi la metà quelle non qualificate (48,2%), seguite da quelle qualificate nel commercio (19,0%) e dagli operai specializzati (11,0%).

 

Per quanto riguarda invece le assunzioni che hanno interessato i giovani con età inferiore a 30 anni nel primo semestre 2013 sono state 17.331 pari al 28,7% del totale, in calo rispetto allo stesso periodo del 2012 (30,8%), con un coinvolgimento del 64,1% di lavoratori italiani e del 19,0% lavoratori comunitari.
Analogamente a quanto accade per le assunzioni totali, gli uomini prevalgono fra i lavoratori extracomunitari.
Il confronto con il 2012 conferma la difficoltà del mercato del lavoro locale anche per i giovani.
Più della metà dei giovani viene assunta con contratto a tempo determinato, in aumento rispetto al I semestre 2012 (52,0% contro 42,5%l'incidenza sul totale assunzioni). Si dimezzano le assunzioni per contratto intermittente per la variazione normativa (L.92/2013), mentre è sostanzialmente stabile l'incidenza dei contratti di apprendistato (13,6% contro 13,3%) anche se in flessione in termini assoluti (2.365 assunzioni nel 2013 contro 2.659 nel 2012).
Le mansioni ricoperte sono per il 41,1% quelle qualificate nei servizi, seguite da quelle non qualificate (33,4%).
I comparti che nel primo semestre 2013 registrano l'inserimento maggiore dei giovani sotto i 30 anni sono quelli legati alla stagionalità turistica (attività dei servizi di alloggio e ristorazione, e attività artistiche e di intrattenimento) ed agricola. Significativa anche l'incidenza del comparto "noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese" che comprende le agenzie di somministrazione.

 

Per quanto riguarda la provenienza degli assunti, gli italiani risultano più numerosi fra le donne rispetto ai maschi (69,2% contro 65,7%); al contrario i lavoratori extracomunitari (che rappresentano il 15,25 del totale del periodo) risultano più elevati fra gli uomini.

Le assunzioni che riguardano i cittadini stranieri nel primo semestre 2013 sono state 19.741 (32,6% del totale assunzioni), in calo rispetto all'analogo periodo 2012 (-9,3%).
Le nazionalità più ricorrenti sono quella romena (8.776), albanese (2.450), marocchina (1.284).
Fra le donne risulta significativa anche la presenza di polacche (536), moldove (513), ucraine (498).
Rispetto al primo semestre 2012 si registra la flessione delle assunzioni di lavoratori polacchi (-20%) e l'aumento di quelli ucraini e cinesi (rispettivamente 21,4% e 15,8%).
Il 72,7% delle assunzioni che interessano lavoratori stranieri è con contratto a tempo determinato; nei lavoratori comunitari tale percentuale sale al 78,7%. Le assunzioni con contratto a tempo indeterminato sono il 10,4%, nei lavoratori extracomunitari tale percentuale sale al 15,0%.
Più di un terzo (37,1%) delle assunzioni di lavoratori stranieri avviene nel comparto agricolo (37,1%) seguono le "attività dei servizi di alloggio e ristorazione" (26,0%).

 

Nel primo semestre, rispetto allo stesso periodo del 2012, i contratti a tempo determinato risultano in aumento (65,2% contro 56,8%, con un'incidenza più elevata fra gli stranieri e gli ultraquarantenni, mentre scende al 52,0% fra i giovani), mentre quelli intermittenti scendono dal 22,2% al 10,0% (in particolar modo si rileva un' incidenza più elevata tra i giovani); in aumento risultano anche i contratti di somministrazione (10,9% contro 6,5%). Sostanzialmente stabili i contratti a tempo indeterminato (6,2% contro 5,8%).
La precarizzazione del mercato del lavoro in conseguenza della congiuntura economica negativa si rileva anche dall'analisi della tipologia di orario. Infatti le assunzioni con contratto di lavoro part-time nel primo semestre 2013 risultano in aumento rispetto allo stesso periodo 2012 (12.194 contro 9.482 con un incremento rispetto al 2012 del 28,6%).

 

Analizzando i dati per comparto vediamo che il 22,4% delle assunzioni del primo semestre 2013 interessa il comparto "agricoltura, silvicoltura e pesca", segue il comparto delle "attività dei servizi di alloggio e ristorazione" (21,5%).
Per quanto riguarda quest'ultimo comparto, le assunzioni effettuate nel periodo gennaio-settembre 2013 sono state 20.526 (da tener presente che una persona può essere assunta più volte nel corso di un anno) con una flessione del -20,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (25.873).
Le assunzioni di donne sono il 54,2% del totale, mentre più di un terzo sono le assunzioni che coinvolgono lavoratori stranieri (35,8%). La nazionalità più numerosa è quella romena (22,1%).
Più della metà delle assunzioni effettuate nel comparto nei primi 9 mesi del 2013 seguono il contratto di lavoro a tempo determinato (11.893), unica tipologia contrattuale in aumento (+19,8%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre per effetto della variazione normativa (Legge 92/2012) le assunzioni con contratto di lavoro intermittente si sono dimezzate (-55%) passando dalle 12.778 assunzioni del 2012 alle 5.754 del 2013.
Passando ad analizzare la qualifica professionale di assunzione si può rilevare che l'incidenza maggiore delle professioni non qualificate si registra fra i lavoratori stranieri (58,4%) e ultraquarantenni (48,2%) mentre fra i giovani prevalgono le professioni qualificate nel commercio e nei servizi, spesso legate alla stagionalità turistica (41,1%).

 

Disaggregando il dato delle assunzioni per Comune vediamo che la flessione delle assunzioni interessa, anche se in diversa misura, tutti i comuni.

Allegati

 

Rapporto sul mercato del lavoro a livello comunale - Primo semestre 2013 - Allegato statistico
Rapporto sul collocamento mirato - Primo semestre 2013 - Allegato statistico

Per informazioni contattare:
D.ssa Luisa Liverani - Settore Formazione, Lavoro ed Istruzione - tel. 0544/258521