Statistica, Studi e Ricerche

Home ›› Argomenti ›› Statistica, Studi e Ricerche ›› Eventi ›› Nuove scadenze per il Progetto GIL – Genitorialità, Identità e Lavoro

Nuove scadenze per il Progetto GIL – Genitorialità, Identità e Lavoro

Per la sua completa realizzazione, vengono prorogate le scadenze delle indagini previste nel progetto GIL – Genitorialità, Identità e Lavoro.

Il piano dello studio, proposto da Alma Mater Studiorum - Università degli Studi di Bologna (Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna) e finanziato da due Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN), con l’obiettivo di fornire basi scientifiche solide per supportare la progettazione di politiche pubbliche a favore della genitorialità e della parità di genere nel mondo del lavoro si articola in due percorsi di ricerca distinti e complementari, focalizzati su come l’esperienza della genitorialità influenzi le scelte professionali e familiari:

  1. Studio 1 – Genitorialità attesa: rivolto a persone in attesa del primo figlio/a, con l’obiettivo di esplorare aspettative, timori e progetti in merito alla conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, la cui raccolta dati è prorogata fino al 20 febbraio 2026. https://site.unibo.it/genitorialita-identita-lavoro/it/come-partecipare/genitori-in-attesa
  2. Studio 2 – Genitorialità in atto: dedicato a genitori con il primo figlio/a di età non superiore ai 6 anni, focalizzato sull’impatto concreto della genitorialità sulla partecipazione al mercato del lavoro e sulle decisioni professionali effettive, la cui raccolta dati è prorogata fino al 20 ottobre 2025. https://site.unibo.it/genitorialita-identita-lavoro/it/come-partecipare/genitori-con-prim-figl-fino-a-6-anni

La ricerca è regolamentata da un accordo tra Provincia di Ravenna, Alma Mater Studiorum - Università degli Studi di Bologna (Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna), Consigliera di Parità della Provincia di Ravenna, Ausl della Romagna, Comune di Ravenna, Comune di Cervia, Comune di Russi, Unione della Romagna Faentina, Unione della Bassa Romagna ed è promossa dall’Osservatorio Statistico per la parità di genere della provincia di Ravenna.

Questa doppia prospettiva di indagine consente di analizzare come la nascita (o l’attesa) di un figlio influenzi le traiettorie occupazionali di madri e padri, in particolare nel periodo più delicato della prima infanzia. Anche in contesti ad alta occupazione femminile, le madri con figli piccoli presentano infatti una probabilità significativamente maggiore di uscire dal mercato del lavoro rispetto alle donne senza figli: un dato che richiama la necessità di politiche pubbliche più efficaci, eque e basate sull’evidenza.

La raccolta dei dati avviene tramite questionari online anonimi, rivolti a genitori residenti nella provincia di Ravenna e nei comuni della Città Metropolitana di Bologna.

Per ogni questionario compilato sarà devoluto 1 euro ad AGEOP Ricerca Onlus (Associazione Genitori Ematologia-Oncologia Pediatrica). Se anche il/la partner partecipa compilando il proprio questionario, la donazione salirà a 3 euro per coppia. I partecipanti avranno inoltre la possibilità di partecipare a una lotteria con palio buoni regalo.

“Grazie alla partecipazione delle famiglie e al supporto delle istituzioni, possiamo offrire risposte concrete alle sfide che la genitorialità pone nel mondo del lavoro” – affermano le ricercatrici Natalia Montinari, Francesca Barigozzi e Sveva Vitellozzi. “Questo progetto non è solo una ricerca accademica: è un passo concreto verso un futuro più equo e sostenibile per le famiglie italiane.”

La presidente della Provincia di Ravenna e sindaca di Russi Valentina Palli aggiunge: “La genitorialità è un percorso vissuto come meraviglioso ed al contempo foriero di tante preoccupazioni, soprattutto per le madri. La precarietà è il primo scoglio che affrontano le famiglie unito all’instabilità e alle difficili condizioni di conciliazione vita / lavoro. Uno studio che esplori aspettative e timori e il successivo impatto concreto ha l’obiettivo innanzitutto di conoscere il punto di partenza da diversi osservatori. I risultati potranno poi essere utilizzati per orientare politiche di genere efficaci, per dare risposte nuove alle esigenze espresse, tenere presente dati eventualmente poco esplorati e ideare nuovi percorsi. È una ricerca accademica importante e sono orgogliosa e grata del fatto che sarà condotta su tutto il territorio della nostra provincia”.

“Questa ricerca – aggiunge la consigliera di Parità della Provincia Carmelina Fierro - è una attenzione alle istanze di chi nella scelta di essere genitore deve poi confrontarsi con le istanze del mondo del lavoro e dei servizi. Non possiamo parlare di sostegno all'occupazione femminile e di rimozione di ogni discriminazione se non offriamo un intero sistema che sostenga la conciliazione dei tempi e la condivisione degli impegni di cura e sostegno (dai congedi di paternità, alla flessibilità lavorativa, agli orari delle scuole e alla presenza di spazi per le famiglie). Spesso l'abbandono del lavoro da parte di donne, le difficoltà di ogni genere emergono proprio in correlazione con la maternità e questo è ancora una criticità che ci interroga”.

Aggiunge l’Ausl della Romagna che collabora per la buona riuscita dello Studio 1 – Genitorialità attesa: "Le tematiche legate ai "primi mille giorni di vita", fra le quali rientra il sostegno alla genitorialità, sono da sempre oggetto di grande interesse da parte degli operatori della AUSL Romagna, in particolare dei Consultori Familiari, delle Pediatrie di Comunità e dei Pediatri di Libera Scelta”. “La partecipazione a questa ricerca - sottolinea Sara Zagonari, direttrice dei consultori familiari della provincia di Ravenna, costituisce una opportunità significativa per capire le esigenze specifiche dei genitori in questo territorio al fine di poter mettere in atto future azioni mirate ed efficaci”.

Integrano i Comuni e le Unioni dei Comuni aderenti all’accordo che operano per la realizzazione dello Studio 2 – Genitorialità in atto.

“La Provincia di Ravenna lavora da anni sul tema della conciliazione vita famigliare/lavoro, partendo dall’anno 2022 a seguito della costituzione dell'Osservatorio statistico sulla parità di genere, a cui aderisce il Comune di Ravenna - riporta l’assessora con deleghe a Politiche e cultura di genere, Scuola e Infanzia Francesca Impellizzeri, già promotrice per la Provincia di Ravenna in qualità di ex consigliera provinciale dell’Osservatorio costituito con lo scopo di raccogliere ed integrare molti dati in tema di parità - Grazie a questa ricerca sarà possibile avere riscontro anche di come le famiglie vivono e quali strategie mettono in campo per conciliare il lavoro e la vita famigliare. Avere i dati che rappresentano la fotografia della nostra realtà da un lato e i dati sulle aspettative e le strategie messe in campo dall'altra, permetterà ragionamenti più realistici e la possibilità di ipotizzare politiche ancor più rispondenti ai bisogni della nostra comunità”.

"La Bassa Romagna è lieta di essere coinvolta in questo studio - afferma la presidente dell'Unione della Bassa Romagna Elena Zannoni -. Il nostro Centro per le famiglie può contare su un ampio coinvolgimento di genitori in attesa, grazie alle tante iniziative che vengono organizzate durante l'anno. È sempre un valore aggiunto quando l'aggiornamento di una normativa parte da basi scientifiche e dall'esperienza vissuta, questo consente di non lavorare su astrazioni e intercettare meglio i bisogni".

“Essere genitori è sempre una missione difficile, avere la possibilità di migliorare il percorso di famiglie che devono affrontare questo sfidante cammino diventa una priorità per tutto il tessuto sociale. Affiancare sin dai primi passi al percorso di crescita deve incoraggiare i genitori, che non affrontano solo la crescita del proprio figlio o figlia, ma devono affrontare tutti i passaggi connessi: dal reinserimento al lavoro della mamma, ai servizi di welfare per la crescita di un bambino o bambina, come iscrizioni ad asili e scuole e via dicendo. Ma le reali necessità si conoscono solo dai protagonisti ed ascoltare tutte le problematiche favorisce una risoluzione che potrebbe essere nuova e più vicina alle persone” dichiaral’assessora alle Politiche di genere Unione della Romagna Faentina e Sindaca di Riolo Terme Federica Malavolti.

“Il Comune di Cervia – conclude l’assessora alle Pari Opportunità Michela Brunelli – da anni organizza iniziative per stare vicino alle famiglie che, grazie alla nascita dei figli, devono riorganizzare la vita domestica. Penso a “Il sale della vita”, che offre ai neonati residenti un kit con promozioni e sconti di aziende locali, oppure agli incontri organizzati per aiutare le neo mamme a gestire i primi mesi di vita con il neonato, affinché non si sentano sole in un periodo di grande e complesso cambiamento del ménage familiare. Grazie al progetto GIL abbiamo l’opportunità di fare un passo ulteriore, per avere dati e informazioni sulle reali necessità dei nuclei familiari, in modo che possiamo calibrare le nostre politiche e mettere in campo iniziative sempre più efficaci per sostenere le giovani famiglie”.

Per maggiori informazioni: https://site.unibo.it/genitorialita-identita-lavoro/it

Contatti per la stampa:

[Natalia Montinari]
[natalia.montinari2@unibo.it]
Dipartimento di Scienze Economiche – Università di Bologna

Facciamo ricerca per costruire un futuro più inclusivo per tutte le famiglie.

 

Comunicato stampa (185,22 kB - PDF)