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Piano di indirizzo per il contenimento del carico inquinante delle acque di prima pioggia
Con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 35 del 22 luglio 2014 è stato approvato il Piano d’Indirizzo per il contenimento del carico inquinante delle acque di prima pioggia.
Il Piano di Indirizzo è uno strumento attuativo del Piano di Tutela delle Acque (PTA) della Regione Emilia-Romagna, e della relativa Variante al PTCP, in cui sono indicate le priorità di intervento per il raggiungimento degli obiettivi di tutela delle acque in esso stabiliti.
Per tutti gli scarichi degli scolmatori degli agglomerati più significativi in termini di impatto sui corsi d'acqua, il Piano di Indirizzo stima i benefici ambientali in termini di COD (*) rimosso. Realizzando gli interventi prioritari sugli scolmatori a forte impatto si raggiungono nella maggiornaza dei casi le percentuali di abbattimento richieste o una riduzione rilevante del carico inquinante.
Le misure per la mitigazione dell'impatto degli scarichi di gran parte degli scolmatori consistono nella realizzazione di vasche di prima pioggia, mentre per alcuni scolmatori l'intervento prioritario da realizzare è relativo alla modifica della loro soglia di sfioro.
(*) COD= "domanda chimica di ossigeno" - parametro comunemente utilizzato per la misura indiretta del tenore di sostanze organiche presenti in un'acqua
Come si attua il Piano
Il Piano di Indirizzo costituisce riferimento per la pianificazione d’Ambito.
Successivamente all'approvazione da parte del Consiglio Provinciale, il Piano di Indirizzo deve essere recepito da ATERSIR, inserendo nella Pianificazione d'Ambito gli interventi prioritari individuati nel Piano, oltre agli interventi da realizzarsi in sinergia o in alternativa indicati dal Gestore del Servizo Idrico Integrato.
Il Piano prevede anche altre azioni: analisi di rischio per le aree interessate dalla presenza di punti di captazione di acque per consumo umano (pozzi e acque superficiali); valutazione preliminare per individuare quali sfioratori hanno influenza sui siti Natura 2000 e per essi progettazione preliminare finalizzata ad una analisi costi-benefici dei possibili interventi; rilevazione della presenza di eventuali acque parassite nelle reti unitarie, in particolare nella zona di pianura, con individuazione della fonte e degli interventi mirati per la loro eliminazione.
Allegati
(Data di creazione: 01 settembre 2014)